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Chi siamo
Il sistema di qualità
Il concetto di qualità, già di per sé poliedrico, è investito da un ulteriore tasso di complessità quando deve essere declinato e reso operativo nel contesto dei servizi alla persona. Al fine di pervenire ad un modello con una reale utilità operativa, il Villaggio ha adottato un approccio semplificato volto sostanzialmente alla individuazione di indicatori concreti e coerenti con la mission istituzionale.
E' possibile pensare un servizio come un sistema formato da più componenti di tipo relazionale, processuale, strutturale. Ciascuna componente racchiude al suo interno delle dimensioni di qualità fondamentali per la coerenza tra mission e procedure operative.
Per evidenziare gli elementi di criticità e i punti di forza del servizio sono state ripercorse ognuna delle fasi di erogazione del servizio in relazione agli aspetti rilevanti della qualità. Ciascuna fase (accoglienza, presa in carico e dimissioni) è caratterizzata da una o più dimensioni.
Si è giunti attraverso questo percorso ad enunciare alcune proposizioni fondamentali che specificano gli impegni che il Villaggio intende assumere: sono state chiamate "dichiarazioni di impegno": la centralità del bambino;
Queste dichiarazioni di impegno di fatto sono obiettivi di qualità direttamente legati agli aspetti rilevanti del servizio: dentro ciascuna di queste "dichiarazioni" sono state individuate delle sottodimensioni che hanno lo scopo di esplicitarne il significato.
Le sottodimensioni possono essere lette, in fondo, come gli obiettivi rilevanti individuati per ciascuna "dichiarazione" per precisare i quali si sono individuati specifici indicatori, cioè variabili quantitative o parametri qualitativi. Grazie agli indicatori è possibile passare da proposizioni generiche (ad esempio Il bambino al centro) a proposizioni verificabili, che indirizzano con maggior precisione l'impegno che il servizio decide di assumere.
Dopo aver fissato gli obiettivi per ognuna delle "dichiarazioni" e aver deciso con quale indicatore (o indicatori) rilevarne il livello di qualità, è stato possibile fissare degli standard. Operativamente lo standard è inteso come "un valore atteso per un certo indicatore". In altre parole uno standard si può definire come "punto di riferimento" per orientare l'azione del servizio. Lo standard ha in realtà una rilevanza esterna al servizio in quanto rappresenta una funzione di "garanzia": indica gli obiettivi di qualità che il Villaggio si impegna ad assicurare. Siamo in presenza di un impegno di qualità che il Villaggio si prende nei confronti della comunità locale.
Dichiarazione di impegno
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Dimensioni della qualità |
Indicatori |
Standard |
Continuità delle figure adulte di riferimento |
Basso turn over del personale |
Contemperamento delle esigenze di comunità con quelle degli operatori nella programmazione mensile dei turni (foglio mensile delle presenze).di misure a tutela della maternità degli educatori (aspettativa fruibile fino al terzo anno di età del figlio; possibilità di rientro con part-time fino al terzo anno di vita del figlio).à di supervisione personale per gli operatori (a richiesta). |
Residenzialità delle figure con responsabilità direttiva |
Presenza all'interno del Villaggio nell'arco di tutte e ventiquattro le ore da parte del Direttore o Vicedirettore (o di entrambi). |
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Residenzialità di una educatrice per comunità familiare |
In relazione alla concreta disponibilità di operatrici di questo genere. |
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Stabilità dell'equipe educativa |
Eventuali cambiamenti programmati di educatori avvengono a cadenza annuale nel corso dell'estate. |
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Spazi di compresenza di almeno due educatori |
In base ad un foglio di programmazione mensile delle presenze ed in relazione ai bisogni della comunità. |
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La salute e benessere psicofisico del bambino del bambino |
Disponibilità di un medico stabile per tutto il Villaggio |
Presenza del medico almeno una volta alla settimana presso il Villaggio.giorno in caso di bisogno. |
L'offerta di un ambiente di vita e di spazi di vivibilità reale |
Garanzia della privacy |
Accoglienza in camere a due e, ove possibile, per gli adolescenti in camera singola.delle camere nel rispetto del rapporto di fratria ove non vi siano diverse indicazioni.à di allevare piccoli animali.interno a cui non possono accedere le macchine se non autorizzate.à di uno spazio autogestito per gli adolescenti (per la cena, la visione di film, l'incontro fra di loro).di educatori in cortile mentre i bambini giocano.attivo degli educatori nei giochi e nelle attività dei bambini. |
Il focus sull'originalità di ciascun bambino |
Una forte autonomia operativa e organizzativa di ciascuna comunità familiare |
Gestione economica decentrata nelle case.livello di norme a carattere generale di Villaggio a favore di regole diversificate casa per casa.condiviso con ciascun bambino-ragazzo per il suo coinvolgimento nella cura delle proprie cose e nella partecipazione ai servizi di casa.di incontri e percorsi di partecipazione in attuazione del progetto Quality4children.di almeno una attività del tempo libero esterna al Villaggio. |
Progetto educativo personalizzato sulla base del progetto pedagogico generale di Villaggio |
Utilizzo di mappe disposizionali nella realizzazione del PEP.del PEP entro ottobre di ciascun anno.dei contenuti del PEP al minore ultradodicenne ed eventuale condivisione di alcuni di essi.del PEP con il Servizio sociale inviante e con i genitori.e revisione parziale del PEP al bisogno. |
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L'offerta di un percorso di vita che si sviluppa se necessario fino (e oltre) alla maggiore età |
Possibilità di articolare il percorso di crescita durante l'affido e di proseguirlo nel Villaggio ove non sia possibile un rientro in famiglia |
Possibilità di passaggio (per i maschi) dalla casa famiglia alla comunità adolescenti quando questa appaia più adeguata ai bisogni di crescita. |
Disponibilità di borse di studio annuali per la prosecuzione degli studi universitari |
A tutti gli studenti interessati che ne facciano richiesta. |
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Interventi economici per il recupero degli anni scolastici (agli ex ragazzi) |
A tutti gli studenti interessati che ne facciano richiesta. |
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Interventi di aiuto economico e di ospitalità in favore di ex ragazzi che si trovano in temporanea difficoltà |
A tutti i ragazzi interessati che ne facciano richiesta ed entro i limiti di un annuale stabilito dal Consiglio di amministrazione e delle risorse abitative disponibili. |
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Una proposta educativa che accoglie le diversità (integrazione interna): |
Accoglienza di persone con disabilità compatibile con la vita comunitaria |
Sbarrieramento degli spazi comuni. Coinvolgimento delle famiglie di origine nel mantenere vivi i contatti con il proprio mondo culturale. |
Una proposta educativa aperta ai mondi vitali esterni (integrazione con l'esterno) |
Incentivo alla partecipazione alle varie opportunità del territorio, dal punto di vista relazionale ed associativo |
Proposta di scambio di visite/ospitalità con compagni di scuola o amici di altri contesti associativi. |
Opportunità per gli esterni di partecipare a certe attività del Villaggio |
Almeno 4 iniziative annuali. |
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Messa a disposizione degli spazi e delle strutture del Villaggio a esterni |
A richiesta. |
Dichiarazione di impegno
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Dimensione della qualità |
Indicatori |
Standard |
Accoglienza dei genitori |
Tenere conto degli impegni lavorativi dei genitori nella calendarizzazione degli incontri periodici con i bambini in accordo con il Servizio Sociale |
Formalizzazione di un calendario visite-uscite-rientri a casa con i genitori ed il Servizio sociale. |
Coinvolgimento dei genitori |
Condivisione delle udienze scolastiche con l'educatore |
In base ad accordo formalizzato con i genitori e il Servizio sociale. |
Accompagnamento |
Fornire delle chiavi di lettura dei comportamenti del bambino |
Incontro, almeno tre volte all'anno, con il Servizio sociale. |
Dichiarazione di impegno |
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Dimensioni della qualità |
Indicatori |
Standard |
Criteri per la selezione del personale |
Titolo di studio adeguato o esperienza equipollente |
Per l'educatrice residenziale: diploma di maturità. |
Stabilità dei percorsi lavorativi pregressi |
Presentazione di vitae. |
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Precedenti esperienze lavorative temporanee (sostituzioni) presso il Villaggio |
Rilevazione attraverso documentazione interna. |
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Precedenti esperienze di volontariato presso il Villaggio |
Di durata almeno annuale, rilevabile attraverso documentazione interna (animazione). |
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Precedenti esperienze lavorative nel settore socio educativo |
Di durata almeno triennale verificata attraverso il vitae. |
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Precedenti esperienze di volontariato |
Di durata almeno annuale verificata attraverso il vitae. |
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Vitalità della persona |
Rilevabili attraverso una precedente esperienza all'interno del Villaggio o con contratto a termine, o come tirocinante universitario o come volontario o attraverso i colloqui iniziali ed il periodo di prova. |
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Disponibilità a perfezionare/completare il proprio percorso formativo |
Verifica di percorsi formativi in atto. |
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Lo sviluppo continuo delle conoscenze e delle competenze |
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20 ore pro capite all'anno per la formazione obbligatoria. |
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La supervisione di equipe |
Offerta agli educatori di un supporto psicologico con un professionista esterno |
15 ore annuali per ciascuna equipe |
Accompagnamento |
Training per il benessere personale |
20 ore annuali a disposizione per supervisioni individuali a richiesta. |
Affiancamento e ai nuovi assunti per un corretto inserimento lavorativo |
Programma della fase di inserimento del nuovo educatore. |
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Colloqui con la direzione per un supporto alla crescita personale e professionale e per un bilancio del percorso formativo individualizzato |
Una volta all'anno per ciascun operatore. |
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Presenza della Coordinatrice pedagogica all'equipe |
Una volta al mese. |
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Collaborazione tra il personale delle diverse comunità familiari |
Al bisogno o secondo una programmazione condivisa ed esplicitata con la Coordinatrice pedagogica (ad esempio per i fine-settimana). |
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Promozione della partecipazione |
Incentivo del personale al protagonismo e alla propositività |
Incontro di equipe settimanale. |
Possibilità di compartecipare alla definizione delle attività, degli strumenti, dei modelli, dei regolamenti |
Incontro mensile della direzione con i responsabili di casa. |
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Corresponsabilità nell'impostazione del lavoro annuale e nella valutazione di fine anno (giornate residenziali per gli educatori) |
Due giornate all'anno. |
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Valorizzazione delle competenze interne in affiancamento ai tirocinanti |
Mediamente 5 o 6 tirocini all'anno. |
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Positività del clima di lavoro |
Organizzazione di iniziative ludico conviviali per favorire un clima amicale e rilassato tra colleghi |
Almeno una festa/iniziativa ogni bimestre. |
Residenzialità delle figure direttive e loro agevole accessibilità per colloqui individuali |
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Autonomia delle equipe nella pianificazione della turnistica |
Foglio di programmazione mensile delle presenze degli educatori |
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Ottimale integrazione dei ruoli e pari dignità tra operatori |
Regolamento interno sull'integrazione fra i ruoli educativi e di collaborazione domestica. |
Dichiarazione di impegno |
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Dimensioni della Qualità |
Indicatori |
Standard |
La messa a disposizione di competenze, risorse e spazi |
Ospitalità per tirocini formativi, stages, incontri con studenti |
Convenzione con liceo psicopedagogico. |
Opportunità di sviluppare tesi di laurea |
Biblioteca tematica. |
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Il rapporto col il quartiere della Bolghera e la parrocchia di S. Antonio |
Supporto e partecipazione attiva nella realizzazione di feste (circoscrizione e parrocchia) |
Messa a disposizione, a richiesta, di tavoli, panche ed attrezzature per feste rionali. |
La collaborazione con i servizi sociali territoriali |
Incontri di progettazione e verifica |
Minimo tre incontri all'anno con le Assistenti sociali di merito. |
La collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento |
Tavoli di lavoro |
Partecipazione al tavolo di coordinamento dei soggetti del terzo settore promosso dalla PAT. |
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