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Herman Gmeiner
Hermann Gmeiner, fondatore dei Villaggi SOS, nacque a Weiler Tannen, Austria, il 23 giugno 1919. Aveva cinque anni quando la madre morì, sperimentando su di sé, ciò che si abbatte sul mondo di un bambino toccato così profondamente nelle sue sicurezze e nei suoi affetti. Nonostante il dolore, vede nella propria casa, nella fattoria, nel villaggio, un’inesauribile energia in grado di accompagnarlo e di sostenerlo nella sua crescita. Dopo la seconda guerra mondiale iniziò ad Innsbruck gli studi di medicina, ma subito rimase colpito dal tragico problema dei bambini rimasti orfani: costruisce così, nel 1949, il primo Villaggio SOS ad Imst.
I suoi Villaggi si sono successivamente diffusi in tutto il mondo e sono stati riconosciuti come centri educativi positivi, affini al modello famigliare. Hermann Gmeiner è morto il 26 aprile 1986 e riposa nel Villaggio di Imst, accanto ai bambini ai quali ha dedicato tutta la sua vita.
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Anni '60
- 1961: Agli albori degli anni ‘60 si tiene la prima seduta del Comitato Promotore.
- 1962: In seguito alla diverse approvazioni, un anno dopo viene posata la prima pietra, il primo passo verso la costruzione del Villaggio.
- 1963: Per iniziativa di un gruppo di volontari riuniti attorno alla dott.ssa Zita Lorenzi e al dott. Nilo Piccoli, il Villaggio viene finalmente inaugurato.
1968: Vengono aggiunte altre tre unità abitative più quella del Direttore, chiamato a risiedere all’interno del Villaggio con la propria famiglia.
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Anni '70
- 1975: Gmeiner suggeriva di ipotizzare un passaggio in una realtà diversa per i ragazzi giunti all’adolescenza: la cosiddetta “Casa dei giovani”. Per questa finalità nel 1975 fu acquisita “Casa Gmeiner”.
- 1976: Viene attivata tra le prime in Trentino la convenzione con il Ministero della difesa per ottenere la collaborazione di obiettori di coscienza al servizio militare.
1979: Tre anni dopo il Consiglio di amministrazione della Cooperativa deliberava un ulteriore ampliamento del Villaggio: nel 1979 le case diventavano nove.
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Anni '80
- 1980: Si chiude l'esperienza della “Casa dei giovani”, e da Casa Gmeiner si otterranno dieci appartamenti per i progetti di uscita di ragazzi/e maggiorenni dal Villaggio.
- 1982: Grazie alla relazione fra il Villaggio e L’Associazione Nazionale degli Alpini, viene realizzata la ristrutturazione della Baita don Onorio, nominata in seguito a don Onorio Spada, cappellano degli alpini in Russia.
- 1984: Grazie alla generosità degli abitanti del Trentino, la Cooperativa diventava proprietaria di alcuni appartamenti in città destinati a progetti di accompagnamento ai ragazzi/e maggiorenni.
- 1986: Nel 1986 si aggiunge un nuovo appartamento: la "Mansarda", posta a disposizione del territorio per l'accoglienza di mamme con i propri figli in un momento di difficoltà.
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Anni '90
- 1990: All'ultimo piano di Casa Gmeiner è aperta una comunità per ragazze adolescenti. Il progetto prevede l'accoglienza di ragazze in uscita dal Villaggio o direttamente proposte dal Servizio Sociale territoriale.
- 1993: Nel 1993 vi è la prima iscrizione all'Università di un ragazzo in uscita dal Villaggio. È sostenuto da una borsa di studio del Villaggio resa possibile dalla generosità dei cittadini trentini.
1994: Si apre la prima comunità per l'autonomia protetta per ragazzi maggiorenni realizzata in città. L'anno successivo, sempre in un appartamento cittadino, è aperto analogo servizio per le ragazze maggiorenni.
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Anni '90
- 1996: Il Villaggio riceve in eredità "Villa Lidia", l'immobile sito nella frazione cittadina di Montevaccino. Diventa subito luogo ideale per campeggi e vacanze familiari dei bambini e ragazzi.
- 1997: Con l’aumentare delle situazioni talvolta difficoltose dei ragazzi che giungono al Villaggio, alla figura della “Mamma” viene affiancata una "Zia". Più avanti, il modello di gestione tramite una equipe di educatori è divenuto prevalente, ma laddove è possibile disporre di una "Mamma", il servizio gode di "una marcia in più”.
1998: In occasione del trentacinquesimo anniversario del Villaggio, il Comune di Trento procede ad intitolare la via di accesso alla Cooperativa al fondatore dei Villaggi, dott. Hermann Gmeiner.
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dal 2000 al 2010
- 2001: Per sfruttare al meglio le risorse del Villaggio, vengono predisposti due mini appartamenti all’interno del Villaggio a servizio di genitori con i propri figli.
- 2005: A ciascuna "mamma" viene affiancato un secondo educatore. L'obiettivo è anche quello di introdurre gradualmente in tutti i contesti di accoglienza figure maschili.
- 2007: Viene introdotta la funzione di coordinamento pedagogico, ruolo affidato ad una pedagogista: si vuole in questo modo accompagnare l’azione educativa con supporti metodologici appropriati.
2009: Alcune “Mamme”, dopo anni di servizio, chiedono un impegno meno forte e proseguono quindi la loro attività nel ruolo di educatrici: è introdotta quindi la formula dell’equipe con cinque educatori, modello che si affianca a quello tradizionale.